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sabato 16 luglio 2022

Bande Giovanili

Anch' io ho fatto parte di una banda giovanile, ma era proprio tanto giovanile ed era una piccola banda, si chiamava "La Banda della Mano Gialla". Eravamo in due, forse tre... massimo quattro.
Lo scopo della banda era costruire una capanna nel boschetto di gaggie e sambuchi che cresceva sulle scarpate della ferrovia, iniziavamo a ripulire un piccolo spazio cercando di eliminare la pendenza del terreno.... poi trovavamo un posto che ci sembrava più adatto e ricominciavamo da capo.... non ne abbiamo mai finita una.... scopo della banda era anche distruggere le capanne delle altre bande .... ma le altre bande erano un po' come fantasmi, c'erano? Non c'erano? Dove erano? In verità non ne abbiamo mai viste, le immaginavamo.... ogni tanto vedevamo degli indizi: "Qualcuno è passato di qua", "L'altro giorno mi è parso di vedere qualcuno" etc. Una volta, per convincere gli altri che c'erano altre bande, ho distrutto io stesso la nostra capanna in costruzione lasciando anche un biglietto firmato "La Banda delle 3 dita".
La capanna doveva essere il covo dove ritrovarci per organizzare .... non abbiamo mai definito bene cosa organizzare.... non avendone mai finita una lo scopo per cui ci andavamo era costruirla e poi si vedrà.... 
Ogni tanto passava un treno, per paura di essere visti interrompevamo ogni attività e ci nascondevamo, e se ci avessero visti chissà cosa succedeva..... probabilmente nulla, ma il brivido di fare una cosa di nascosto non ha prezzo!
Poi c'erano gli "uomini della ferrovia", ogni tanto qualche operaio passava a controllare i binari, bisognava assolutamente non farsi vedere, ci avrebbero distrutto la capanna (non ancora finita) e cacciati via, il che naturalmente non era vero.... ma avevamo non più di dieci anni.

Ecco il ponte della ferrovia



Questa era la scarpata preferita, si entrava alla fine della recinzione, c'era un sentiero che costeggiava la scarpata che ai tempi era ricoperta di gaggie e sambuchi a creare un piccolo bosco.


La scarpata di sinistra era impraticabile perché le recinzioni degli orti ne impedivano l'acceso, la si poteva raggiungere solo dalla ferrovia ed era territorio quasi inesplorato


Dall'altra parte del ponte si poteva accedere ma il boschetto era più piccolo perché la scarpata si restringeva e poi c'erano case più vicine e ci avrebbero visti


e questa è l'ultima, la stradina sterrata all'epoca era solo un passaggio per trattori e nel prato di fronte non c'era ancora nessuna casa 

E questa era la nostra "foresta di Sherwood"

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