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Sono ancora vivo.... e questo mi basta.

mercoledì 30 novembre 2011

October Fest

 Negli anni 70 ad un certo punto è scoppiata la febbre della birra, le birrerie nascevano come funghi e ho scoperto che non esisteva solo la "splughen brau", c'erano un sacco di altre birre.... rosse, scure, crude, pastorizzate, doppio malto.... tutti iniziano a collezionare lattine di birra e sottobicchieri, andare in birreria dieventa la nuova tendenza della gioventù, tutti i perditempo gironzoloni che fanno vita notturna almeno una volta a settimana si recano in birreria, ricordo la "54" in corso Principe Oddone, la "Freius" in via Freius, il "Red Pub" in corso Casale, "Birra e spaghetti" in via Cigna, etc, etc.....

Andare all' October Fest diventa il sogno di tutti i birreristi, così nel settembre del 1980 decido che dovevo andarci anch'io, l' urgente desiderio mi colpisce un noioso venerdì pomeriggio, in compagnia di mio cugino Mario ci stavamo interrogando sulla possibile meta della serata quando improvvisamente si accende la lampadina..... perchè non andare all' October Fest? Brillante idea.... certo che Monaco non è proprio dietro l'angolo... per rendere il viaggio meno noioso e la scampagnata più interessante decidiamo di coinvolgere il Dante, la Maria e mia cugina Mirella.... che per fatal combinazione erano li pronti, con la valigia in mano, come se telepaticamente avessero percepito le nostre intenzioni. Partiamo venerdì nella tarda serata ed arriviamo a Monaco il sabato mattina all' alba, dopo aver girato un paio d'ore troviamo finalmente l' October Fest (Monaco è un pelino più grande di Cavagnolo.... ed anche di Chivasso!!!).
Il colpo d'occhio è impressionante, una marea di persone di cui non si vede la fine, enormi stand, giostre, chioschi e altre attrazioni..... Ognuno, di circa una decina di stands (padiglioni), è grande come l' intera "fiera dei vini" di Torino, tutti hanno al centro un grande palco con sopra l' orchestra e una decina di ballerini in costume tirolese che saltellano al ritmo di polka, i tavoli sono sempre tutti occupati, a qualsiasi ora, ci sono centinaia di cameriere in costume tirolese che viaggiano ininterrotamente avanti e indietro con una decina di boccali da un litro, hanno gonne lunghe ma scollature generose su seni abbondanti (credo facciano una selezione scartando quelle col seno piccolo!).

La Maria, mio cugino Mario, la Mirella e io davanti al maiale allo spiedo.
Manca il Dante che scattava la foto, aveva una vecchia Hasselblad e non trovavamo nessuno che sapesse usarla per farci una foto tutti insieme.
Entriamo in uno di questi stand attratti da un enorme maiale allo spiedo che sovrasta l' entrata, un po' assonnati ma molto affamati, mangiamo e beviamo godendoci finalmente la nostra meritata birra dopo un viaggio di 700 Km. Finito di banchettare ci prende un po' l' abbiocco, quello strano stato mentale per cui, nonostante il gran casino e la musica, i tuoi occhi non riescono a stare aperti e ti addormenti.... anche se stai parlando con qualcuno. 

A tavola..... noi beviamo e il Dante scatta.....
Cerchiamo allora un posto tranquillo dove riposare, un bel prato verde, soffice e morbido che a Monaco non è difficile da trovare: il villaggio olimpico.
Tra le bellissime tensostrutture, lo stadio, laghetti e piscine troviamo il nostro agognato praticello ed all' ombra dell' ultimo sole ci siamo assopiti. Al nostro risveglio siamo tornati alla festa, abbiamo fatto cena ed abbiamo scoperto che alle 11 tutto quel meraviglioso "paese dei balocchi" chiudeva i battenti...... 
oooooooooooh! che delusione! ..... ma proprio sul più bello........... oooooooooooh!!!!
Purtroppo i tedeschi son fatti così, alle 11 .... rauss, tutti a casa a dormire! e attenti a non fare troppo casino, che li la polizia mena.... così migliaia di tedeschi barcollanti si avviano a casa silenziosamente....
uno di questi si ferma in mezzo alla strada, proprio di fronte a noi, reggendosi a malapena in equilibrio inizia una eterna pisciata.... non finiva più.... sarà andato avanti un quarto d'ora.
A questo punto cerchiamo un posto per dormire e, solo dopo aver trovato il tutto esaurito in una mezza dozzina di hotel e pensioni, ci rendiamo conto che forse era un po' difficile trovare anche un solo letto libero nel raggio di 20 Km.... il sabato sera, a Monaco, durante l' october fest..... ma figuriamoci.
E quindi, di conseguenza, torniamo a casa.
Nel viaggio di ritorno ci fermiamo a Vaduz in Liechtenstein per coronare un altro mio desiderio che avevo dal giorno in cui a scuola, studiando la geografia europea, ho scoperto il Liechtenstein, paese dal nome impronunciabile talmente piccolo che la sua capitale Vaduz era poco più grande di Cavagnolo!!!

lunedì 28 novembre 2011

Il Calciobalilla


Non vale "girare" e non valgono i "ganci". Queste le regole fondamentali di questo simpatico gioco protagonista di mille sfide per decidere chi doveva pagare le "consumazioni" al bar.
Da ragazzino ero fortissimo, sia in porta che all' attacco.... ero avvantaggiato rispetto ai miei amici perchè, avendo il bar, il calciobalilla ce l' avevo in casa e potevo allenarmi.
Avevo iniziato a giocare da bambino, in piedi su di una sedia perchè altrimenti non arrivavo a vedere il campo di gioco, ci passavo interi pomeriggi.
Gioco molto maschile a cui le ragazze non avevano accesso, le si lasciava giocare molto raramente solo per far valere la propria superiorità ed umiliarle pubblicamente.

Rocky Horror

THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW

La sua fama giunse alle mie orecchie nel 1976, per anni si riusciva a trovare solamente qualche sporadica informazione, raramente una fotografia..... un sentito dire da un amico, che l'aveva sentito da un amico, che l'aveva letto da qualche parte...... nel 1980, nella mia prima fuoriuscita dal suolo italico, ad Hilderberg in Germania trovai un libro che conteneva il fotofilm a colori..... paurosa libidine!!!
Era un librettino di piccolo formato e costava carissimo.....era pure in tedesco.... ma non potevo non comprarlo. Nell' inverno del 1981 andai a Milano a trovare un amico e finalmente riuscii a vedere "The Rocky Horror Picture Show" al cinema Mexico, fù amore a prima vista...... rivisto poi in cassetta un sacco di volte...... semplicemente fantastico!!!!!

Dopo 30 anni al cinema Mexico di Milano danno ancora "The Rocky Horror Picture Show".
Incredibile ma vero.


The Rocky Horror Picture Show è il più "cult" di tutti i "cult movie".
Un fenomeno planetario che nel corso di quasi quarant'anni ha raccolto milioni di fans.
La storia inizia sul palcoscenico dell' Upstairs Theatre (piccolo teatro Londinese, appena una sessantina di posti)  il 16 Giugno del 1973 quando debutta il musical "The Rocky Horror Show". Il successo è tale che il 17 Agosto lo spettacolo viene spostato al Classic Cinema di 270 posti, Mick Jagger, David Bowie e Lou Reed sono tra i primi spettatori e il 31 Ottobre si arriva al King's Road Theatre di 400 posti dove viene replicato per sette anni consecutivi.
Una delle cose più "in" che potevi fare a Londra in quei tempi era andare al Rocky Horror.

Il Film venne prodotto dalla 20th Century Fox con un budget piuttosto alto (circa 1.200.000 dollari, ma qualcuno parla di 1.500.000) venne girato a Londra in otto settimane a partire dal 21 Ottobre del 1974.
Ma, al contrario di quello che tutti si aspettavano, il film al botteghino fù un disastro pauroso, nessuno andava a vederlo e in tutte le sale veniva "smontato" dopo pochi giorni di programmazione.
La Fox, in un disperato tentativo di recuperare almeno parte dei costi di produzione, cerca di riciclarlo proponendolo in una "Double Feature" con "Il Fantasma del Palcoscenico", altro clamoroso fiasco.
Il film sembra ormai destinato all' oblio ma un giovane pubblicitario della Fox, Tom Deegan, pensa che il film abbia un grande potenziale e crede che semplicemente non lo si è proposto al pubblico giusto, così il Primo Aprile (April Fools' Day) del 1976 il film viene presentato nel circuito dei "Cinema di Mezzanotte"* al Warely di New York.... ed ha inizio il mito.

Per altre ulteriori informazioni sul film.... beh! andate a cercarvele su Internet!

*Midnight Movies (Cinema di Mezzanotte) è un fenomeno (in Italia non ha avuto alcun riscontro) nato a New York nel 1971, erano proiezioni che iniziavano appunto a mezzanotte di films particolari che non trovavano spazio nei normali circuiti e potevano contare su di un affezionato pubblico che li andava a rivedere più volte coinvolgendo amici e conoscenti, il fenomeno diventò presto una moda e si allargò a quasi tutte le grandi città americane.

The CAST











And


Jeremy Newson as Ralph Hapschatt


Hilary Labow as Betty Munroe


THE TRANSYLVANIANS

 
 
Henry Wolf - Transylvanian and Photographer ad Wedding Party



Perry Bedden - Transylvanian and Photographer at Wedding Party



Christopher Biggins - Transylvanian and Wedding Guest



Imogen Claire - Transylvanian and Wedding Guest



Stephen Calcutt - Transylvanian and Wedding Guest



Fran Fullenwider - Transylvanian and Wedding Guest



Anthony Milner - Transylvanian and Wedding Guest



Rufus Collins - Transylvanian and Chaffeur at Wedding Party



Annabelle Leventon - Transylvanian and Wedding Guest



Gaye Brown - Transylvanian and Wedding Guest



Lindsay Ingram - Transylvanian and Wedding Guest



Peggy Ledger - Transylvanian and Wedding Guest



Hugh Cecil - Transylvanian and Wedding Guest


Pamela Obermeyer - Transylvanian


Sadie Corre - Transylvanian


Tony Then - Transylvanian


Ishaq Bux - Transylvanian



Kimi Wong - Transylvanian and Wedding Guest

Sui "Transylvanians" non mi tornavano i conti: sono in 18 e nei titoli di coda ci sono in effetti 18 attori accreditati ma manca Rufus Collins e al suo posto c'è Tony Cowan, subito ho pensato che Tony Cowan fosse uno speudonimo di Rufus Collins o forse non li avevo contati bene ed erano 19.....

La cosa si spiega col fatto che Henry Wolf non poteva essere presente durante le riprese della scena del "Time Warp" per precedenti impegni di lavoro e così venne chiamato Tony Cowan, che gli assomiglia molto sia di faccia che di statura, ci sono quindi 19 attori per 18 personaggi


Tony Cowan - Transylvanian di riserva

Gina Barrie - Wedding Guest


Frank Lester - Bride's Father


Petra Leah - Wedding Guest


Koo Stark - Wedding Guest

Nella scena del matrimonio sono presenti anche Riff Raff, Columbia e Magenta


e naturalmente anche Frank'n'Furter (che è il celebrante)


L'unico attore non identificato rimane il tipo con gli occhiali da sole sulla sinistra (International Movie Data Base riporta come Wedding Guest Mark Johnson) e i due Bambini.......
Nel finale ci sono forse una ventina di comparse quando Frank'n'Furter canta "Goin Home" e nella sala si materializza un pubblico composto per lo più da anziani.
Fine della Trasmissione.