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sabato 31 dicembre 2011

Gandhi


 

Gandhi credo che per tutti rappresenti il simbolo della lotta non violenta, della pace e della tolleranza, ma io di questo grand' uomo non so assolutamente nulla.

Nei vaghi ricordi d'infanzia ripesco alcune immagini di lui viste in televisione, forse al telegiornale in qualche commemorazione, e devo dire che il quadro che mi ero fatto nella mia testa di quest' uomo non era molto lusinghiero. Scusa Gandhi ma nel mio immaginario ti vedevo come il "re degli sfigati", bruttino, piccolo, magro e pure occhialuto, te ne andavi in giro in ciabatte avvolto in un lenzuolo, sembravi sempre fuori posto, ti guardavi attorno spaesato e sorridevi a chiunque, baciavi bambini e stringevi mani di politici in giacca e cravatta..... ed anche se tutti dicevano un gran bene di te, mi facevi un po' pena e pensavo..... ma dategli almeno un paio di scarpe, poverino!
Eri un indiano e ..... i conti non mi tornavano, per me gli indiani erano i "pellerossa" dei film western e la vera "India" non sapevo manco dove fosse. Quando io ti vedevo eri già anche morto, ma io non lo sapevo e pensavo che te ne andassi ancora in giro per il mondo a fare figuracce con le tue ciabatte e il tuo lenzuolo..... cari miei, a volte l'immagine conta più della parola!!!
La cosa più sconvolgente sull' India l'ho imparata molti anni dopo: L' India è lo stato che produce il maggior numero di film del mondo ed allora mi sono chiesto: ma Gandhi andava al cinema?

Sicuramente ci finì nel film del 1982 di Richard Attenboroughs, film che naturalmente non ho visto, altrimenti qualcosa in più su Gandhi lo saprei, ma di cui mi sono fatto l'idea di film molto lungo e noioso. Ben Kingsley per me resterà sempre "Gandhi", ancora adesso quando lo vedo in qualche film mi scappa di pensare "Toh! Guarda c'è Gandhi!!!"

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