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giovedì 10 maggio 2012

L'Inter

Essendo cresciuto non lontano da Torino in molti mi chiedevano perchè non fossi Juventino o Torinista ma bensì accanito tifoso interista, la risposta è molto semplice: in casa mia il calcio era praticamente ignorato da tutti, il sangue nerazzurro mi entrò nelle vene  direttamente dalla TV dalle partite dell' Inter in coppa dei campioni. Erano gli anni della grande Inter del mago Helenio Herrera, la mitica SartiBurgnicFacchettiTagninGuarneriPicchiJairMazzolaMilaniSuarezCorso.

Verso la fine degli anni 70 fino alla metà degli anni 90 mi sono completamente disinteressato al calcio fino a quando due amici risvegliarono in me la passione nerazzurra e per due anni consecutivi abbiamo frequentato assiduamente lo stadio di San Siro.


Stadio di San Siro, settore Arancio, primo anello, MachoMacho e Giò che sta succhiando la Cocacola

Giò sempre con la Cocacola ed io col berretto Pirelli

Nella stagione 98/99 restammo in due, io e Giò, volendo fare gli smargiassi decidiamo di fare l' abbonamento in tribuna, volevamo dei posti "proprio in braccio a Prisco" e così un pomeriggio partiamo per Milano, destinazione Stadio di San Siro, per renderci conto di persona della "vista dalla tribuna" e per sceglierci i posti, ma dopo le prime due o tre partite non riusciamo più ad andare e vendiamo l' abbonamento.


Stadio di San Siro deserto visto dalle tribune
Lo spogliatoio


La tessera d' abbonamento che dimostra che non ho perso una sola partita
Qui manca il foro alla prima partita ma solo perchè quel giorno l'addetto non aveva la macchinetta per forare

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