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giovedì 28 dicembre 2023

Soggiorno estivo a Planaval

Estati del 1967 e 1968

Per ben due anni consecutivi mia madre pensò bene che, anche se stare in collegio non mi garbava molto,
avrei trascorso felici vacanze nella colonia estiva del collegio, per fortuna che dopo due anni dal collegio mi hanno cacciato.
Tale colonia si trovava a Planaval, in val Grisange, una delle valli più sfigate della val d'Aosta.
Eravamo una ventina di sfortunati ragazzini in balia dei preti salesiani e i volontari dell'azione cattolica, devo dire che per sopperire al nulla che offriva il piccolo borgo di Planaval si organizzavano escursioni, partite di calcio, e giochi vari ed alla fine non era poi così male


Il bar all'entrata del piccolo borgo era l'unica attività commerciale del posto, ma i preti non ci lasciavano andare perchè luogo di perdizione....


Partitella di pallone in un prato vicino al fiume, quello con la radio al collo (forse si chiamava Vercellotti) e il tipo in blu seduto (mi pare Tappero) erano una specie di sorveglianti, appartenenti a qualche organismo tipo boys scout o cose simili a sfondo religioso. I due ragazzini con maglietta a righe erano figli di una coppia di romani che si erano comprati una casetta in valle, ci seguivano ovunque ed erano sempre molto felici e contenti, beati loro.
Il biondino sorridente in piedi dietro di me si chiama Ferrero (Luigi?) ed era di Caselle, lo rividi alla visita militare a Torino, a destra in piedi mi pare si tratti di un tipo di Chivasso che si chiamava Benedusi e che ogni volta che si usciva per la passeggiata lui scappava e tornava a casa a Chivasso, il giorno dopo la madre lo portava indietro. Quello alla mia destra era uno dei 3 o 4 miei amichetti con cui si faceva combriccola, si chiamava Bruno Arisio e non ricordo da dove arrivava. Degli altri non ricordo nulla se non le loro facce.



Escursione e camminata in quota a raccogliere rododendri
Quello seduto a destra con maglietta chiara è il Walter Audino di Marcorengo, anche lui prigioniero dei salesiani


Ecco come si presenta nel 2018 la casa che ci ospitava, quasi irriconoscibile, prima il cortile non era cementato e mi pare che fosse anche più basso, non c'erano i gradini ma una scala di legno che saliva nella porta in alto a lato dove c'era la camerata, niente giardinetto e autobloccanti  e l'aspetto era più trasandato e rustico.

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