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venerdì 13 aprile 2012

Il pranzo della Prima Comunione

Con la mamma.
Dietro si vede parte del bancone del bar con la vetrinetta dove c'erano
i "cicles", le caramelle e i "munciairin" (specie di piccoli panettoni con uvetta e canditi che non mi piacevano molto)
C' erano anche i cannoli freschi alla crema che invece mi piacevano un sacco, erano più quelli che mangiavo io che quelli che vendevamo.
Sulla destra si intravede anche il grande frigorifero "Condor" dove si mettevano le bibite.
Una delle mie prime mansioni lavorative consisteva nel rifornire il frigorifero mano a mano che le bibite venivano vendute, avevo disposto due file di birre, due file di coca cola (che erano quelle che si vendevano di più) ed una sola fila ciascuno per gazzosa, chinotto, lemonsoda, aranciata e la mitica spuma.
Ero talmente ligio al mio dovere che come si vendevano un paio di bibite correvo subito a sostituirle, naturalmente le mettevo davanti, senza spostare quelle dietro di modo che alcune bottigliette di chinotto e di lemonsoda credo siano rimaste in frigo per anni.......
Col papà
Con mio cugino Mario e mia cugina Laura.
Notare la postura dei piedi, da ragazzino stavo sovente con i piedi inclinati a 45 gradi,
non ho mai capito perchè!

Con la madrina ed il padrino, la zia Gina e lo zio Tino.
Coi nonni paterni Mario e Albina
Tolto il vergognoso saio ecco la foto coi nonni, Mario e Filippo.
Notare lo smagliante sorriso completamente sdentato.

A tavola.
In primo piano si può notare la manina stilizzata col cilindro che era una pubblicità del Bitter San Pellegrino
e la "Burnia" che conteneva le caramelle alla menta
A tavola.... dall' altra parte.
Sullo sfondo la "stagera" del bar con le bottiglie dei liquori, posso dire con orgoglio di averli assaggiati tutti, di nascosto, in piedi sulla sedia..... e se arrivava qualcuno.... si faceva finta di togliere la polvere.
C'erano un sacco di liquori ormai estinti come il "Niente", il "Fa istes", l' Alpestre, il Grigioverde, il Millefiori....
Alcune di queste rarità erano lì da sempre, le etichette erano ormai sbiadite ed ingiallite e le bottiglie opacizzate dal fumo e dalla polvere.... in tutta la mia carriera di barista non ricordo di aver mai venduto un "cicchetto" di "Niente" o di "Fa istes", forse 4 o 5 Alpestre ed un paio di millefiori, quelle bottiglie rimasero lì fino alla chiusura del bar nel 1972,
il millefiori continuò a girare per casa, l' avevo tenuto perchè aveva una strana bottiglia con dentro un ramoscello di non so cosa, poi all' incirca nel 1998 mi venne l' idea di assaggiarlo, non aveva più alcun gusto e l'ho buttato, però ho conservato la bottiglia con dentro il ramoscello di non so cosa.
Solo il grigioverde ebbe un momento di gloria intorno al 1968/69 perchè c'era un cliente che tutte le volte che veniva lo prendeva, era mio cugino "Gambalunga" che riuscì a finire la bottiglia. 

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