Albergo Ristorante "Dell' Angelo" - Cavagnolo 1959/60 circa
Non andavo ancora a scuola quando realizzai il mio primo guadagno in denaro.
Il ristorante aveva una saletta riservata al primo piano, ci stavano poco più che una dozzina di persone, serviva ad ospitare piccoli gruppi che volevano un po' di riservatezza o che volevano poter sfogare i loro più bassi istinti (ad esempio rutto libero).
Un allegra comitiva torinese formata da soli uomini (probabili colleghi d' ufficio) era solita prenotare la saletta quasi ogni mese, l' organizzatore di queste gite culinarie fuoriporta era un certo "Diu Pet", così chiamato perche terminava ogni frase con un "Diu Pet" usato come rafforzativo.
Quella domenica c'era molto lavoro, il ristorante era pieno e così mi venne dato l' incarico di portare i vassoi (colmi di affettati, vitello tonnato etc) dalla cucina al piano di sopra, ne prendevo due alla volta e salivo le scale quasi di corsa rischiando ogni volta di cadere, ma tuttò andò liscio come l'oglio ed alla fine del pranzo "Diu Pet" mi chiamò e mi disse "Ma che brau cambrè, diu pet! at meriti na bela mancia, diu pet!" (Trad. Ma che bravo cameriere, dio petto! ti meriti una bella mancia, dio petto!) e mi mise in mano una moneta da 500 Lire, quelle d'argento col veliero.... e per me era una cifra astronomica!
Ero felicissimo, per tutta la giornata nella mia testa continuava a girare quest' idea che se facevi qualcosa per qualcuno, e lo facevi bene, ti davano dei soldi, wow! era bellissimo!
Così il giorno dopo andai da mia madre e gli dissi "Allora: andare dal panettiere a prendere il pane fà 10 Lire, dal macellaio, (che era più lontano) sono 20 Lire, per il tabaccaio (che era in fondo al paese) ci vogliono 50 Lire.... apparecchiare o sparecchiare il tavolo Lire 15, portare fuori l' immondizia Lire 10, andare in cantina a prendere il vino Lire 5...."
Mia nonna Albina in posa per una foto ricordo col signor Diu Pet. |
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