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venerdì 18 novembre 2011

Il mio primo incidente stradale

Per mia fortuna, nonostante un periodo da "autista un po' pazzerello", ho fatto pochissimi incidenti. Nessuno con conseguenze drammatiche anzi tutti piuttosto ridicoli e il primo fù una vera e propria odissea comica con un surreale epilogo.

Questa è una lancia Beta 1400 marrone testa di moro, proprio come quella che la concessionaria della Lancia di Chivasso (tramite la subagenzia di Cavagnolo) mi aveva dato in prova per tre giorni.
Siamo nel dicembre del 1974 in piena "austerity" con divieto di circolazione per tutte le auto dalle ore 24 di sabato fino alle ore 24 di domenica. L' auto mi viene consegnata il venerdì sera, faccio subito un giro al bar per farla vedere agli amici e intanto penso a come sfruttare al meglio la situazione, la prima cosa che mi viene in mente è una bellissima ragazza di cui sono molto amico, ha un anno più di me e mi considera una specie di fratello minore... ma io ne sono segretamente infatuato, così la invito ad uscire sabato sera, la porto alla Lanterna Blu di Gaminella che sinceramente non era un gran che.... ma era il posto più vicino e soprattutto dove mi conoscevano..... che senso aveva portarla in un posto più bello se nessuno mi conosceva? Volevo far colpo su di lei ma volevo anche fare lo "smargiasso" con gli amici. Arrivo un po' presto per poter posteggiare sul piazzale proprio davanti all' ingresso, con gli amici faccio un figurone e guadagno almeno 100 punti-ammirazione, con lei cerco di farla divertire, faccio il simpatico un po' intelletuale (lei era molto colta ed intelligente), verso le undici sfodero la mossa biricchina.... "Senti... io mi sono stufato di sto posto, perchè non andiamo in un posto un po' più tranquillo....." cazzo... accetta!, calcolando che per mezzanotte bisognava rientrare avevo una mezzoretta di tempo per cercare di sedurla.... ma porca paletta il destino avverso si accanì su di me, sulla strada del ritorno a causa della strada gelata e di una curva malandrina persi il controllo e dopo aver percorso un centinaio di metri in bilico contro una riva mi piantai col muso in un fosso...... che figura di merda!!!!
Per fortuna che quella stessa sera, in quel tratto di strada collinare di circa 3 Km, uscirono fuori strada altre 7 auto a causa dell' improvvisa gelata.... questo mitigò un pochino la mia figuraccia, però impedì al carro attrezzi di arrivare fino a me, dopo aver soccorso tutti gli altri.... rimase senza benzina! Lei si era un po' spaventata ma non si era fatta nulla, l' auto era inutilizzabile perchè era partito lo sterzo.... passa un amico, anche lui rientrava da Gaminella mi riconosce e si ferma, non può darci un passaggio perche sono già in cinque ma può avvertire mio cugino che venga a recuperarci, intanto si era fatta mezzanotte e la strada era deserta..... io sono tra l' incazzato nero e l' imbarazzato, non so più cosa dire e inizio a pensare che sarà molto difficile avere un altro appuntamento con lei.... arriva comunque mio cugino, meno male..... con lui ci sono altri due amici che, dopo aver constatato che nessuno si era fatto male,  iniziano a sfottermi (ma leggermente per non turbare la ragazza), naturalmente ci fermano i carabinieri, è da mezzora che non si può circolare, ma spiegata la cosa ci lasciano andare senza farci la multa..... per finire e chiudere in bellezza, mentre portiamo a casa la ragazza, buchiamo una gomma.... che serata di merda!!!

La storia non finisce qui, per via del blocco delle auto, la Beta 1400 rimane nel fosso per tutta la domenica, qualcuno pensò bene di approfittarne portandosi via la ruota di scorta, la batteria, pezzi del motore e persino le lampadine dei fari.... a causa di questo furto io e il titolare della concessionaria ci rechiamo nella caserma dei carabinieri di Gabiano per fare la denuncia. Il concessionario era un ragazzo giovane (credo 26/28 anni) e simpatico, mi pare si chiamasse Viano (di cognome), entriamo in caserma e troviamo un appuntato in borghese e un giovane carabiniere in divisa, tutti e due meridionali ma di regioni diverse, parlavano uno strano italiano misto al dialetto e facevamo fatica a capire cosa dicevano, a dir la verità non si capivano molto neanche tra di loro, sembravano usciti da una barzelletta.... io e Viano ogni tanto ci guardavamo e ci scappava da ridere, comunque esponiamo i fatti (molto lentamente) e il carabiniere inizia a battere a macchina, non è molto veloce, usa solo due dita, ogni tanto sbaglia e si inceppa fino a che l' appuntato ci lancia uno sguardo complice dicendo "chisto nun e buono a fari niente... mo ci penso io.... levate, che facciamo notte" e prende il posto del carabiniere dietro la macchina da scrivere, sistema bene il foglio, contempla per un attimo la tastiera e poi inizia a scrivere.... più lentamente dell' altro.... con un solo dito!!!! Trattenere le risate fù davvero molto difficile, e lo fu per tutta la durata della stesura del verbale, ad ogni passaggio c'era qualche incertezza.... "le luci anteriori...  quelle dietro" no! sarebbero quelle davanti, quelle dietro sono posteriori "ah! mero scurdato.... posteriori... dietro, anteriori... davanti" ecco bravo. "Ma Gabiano con due bb?", "Vallecerrina tutto attaccato" no staccato "Val Cerina" si con due erre "Mo... piano piano ciarriviamo..." ma il più bello è stato quando gli abbiamo detto che avevano rubato la ruota di scorta, l' appuntato serio "ma quella davanti o quella dietro?" e qui non abbiamo potuto trattenere le risate, allora ride pure lui e si corregge "ah! o capito.... quella ANTERIORE o POSTERIORE?".
Portiamo a termine il verbale, l' appuntato lo sfila dalla macchina e lo consegna a Viano perchè lo rilegga
e lo firmi, vedo che Viano fa degli sforzi disumani per non ridere e quando me lo passa capisco il perchè, era pieno di errori di ortografia, un errore ogni tre parole, non una sola Ha di avere con l' acca, perchè scritto "per che", bateria, Val Cerina (nonostante ci fosse arrivato!), abalianti, un deliro!!!!
Siamo usciti e siamo scoppiati a ridere, tornando a Chivasso abbiamo riletto più volte quel verbale ridendo fino alle lacrime.... peccato non averne fatto una fotocopia.

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