1974 - Cassette Tapes MX 01 - Tiratura limitata 1 copia
MEFI - Vocals, Giutar, Piano Giutar, Percussion, Olivetti 32, Radio FM Sequencer, Tapes
JOE BELLETTO - Guitar, Harmonica, Percussion
FRANKY KAPPELYN - Guitar, Fiammiferi Saffa, Smoke, Percussion
URBANFRANK - Vocals, Percussion
Nei primi anni 70 l' aria era talmente satura di spirito innovativo e la voglia di sperimentazione era talmente alta che arrivò persino nella sperduta provincia torinese. Colti da un improvviso estro creativo ma assolutamente privi di mezzi, assaliti da un perentorio bisogno di esprimersi artisticamente ma quasi musicalmente "analfabeti", ci si riuniva ogni tanto con pochi e miseri strumenti e, senza alcuna idea su cosa fare, si provava ad improvvisare, si registrava la "session" e la si riascoltava cercando di "salvare" qualche passaggio in mezzo al mare di stronzate, eravamo sempre i soliti quattro o cinque disperati che un po' sul serio (ma poco) e un po' per cazzeggio (ma tanto) tentavano di cambiare la storia della musica. Questa consuetudine prese il via durante una vacanza in montagna, a Periasc vicino a Champoluc, li c'è un monte che si chiama Zerbion, e non sapendo come chiamare le nostre "suite" musical/rumoristiche gli appioppammo il nome di "Zerbion" che suonava anche bene...... Zerbion 1, Zerbion 2 etc... tutti questi Zerbion sono purtroppo (o per fortuna) andati perduti.
Da allora ogni tanto ci veniva il ghiribizzo..... "Dai... facciamo uno Zerbion!!!"
Questo andazzo andò avanti fino verso il 1976 poi ci siamo resi conto che era meglio che perdessimo il nostro tempo in altre più redditizie maniere. Di tutte quelle inconcludenti e lunghissime registrazioni avevo cercato di concentrarne alcune in un prodotto finito e così è nato "Final Sound" ad opera di un fantomatico "Mefi Ensamble", la cassetta non è mai stata distribuita (per vergogna) ne fatta ascoltare a nessuno, neanche ai parenti.......
La strumentazione era molto povera e comprendeva una chitarra Galanti, la mitica chitarra Vox dai mille suoni, un paio di chitarre di legno, un vasto assortimento di percussioni fatto di pentolini, lattine, taniche di benzina, campanelli e altra chincaglieria e, dulcis in fundo, una radio che su certe frequenze in FM emetteva degli strani sibili e "noise".
- "Phantom (l' uomo mascherato)" (2' 40") Il titolo rende omaggio al personaggio dei fumetti per il quale avevo un debole da bambino. Su di uno sfondo di noise provocato dalla strana radio duettano due chitarre, si sente chiaramente che avevamo appena sentito "The Great Deceiver" dei King Crimson.
- "Letter to John Wayne" (1' 18") è una stupidaggine in cui si sentono i rumori di uno che si accende una sigaretta ed inizia poi a scrivere a macchina, sul ticchettio della macchina da scrivere un armonica a bocca suona "My Darling Clementine"
- "Golda Meyer best hit" (2' 58") è il pezzo più elaborato con ben una sovraincisione, infatti su di una base ossessiva di chitarra venivano sovrapposti un ridicolo assolo, alcune percussioni e vari lamenti. Deve il suo titolo ad un' atmosfera vagamente orientale.
- "No sensate words" (2' 52") è la cosa più idiota e devo dire che qui ho fatto tutto da solo, accompagnandomi con la chitarra di legno blatero frasi senza senso e disastrosi gorgheggi.
- "Cacofonic Radio show with piano giutar" (2' 45") Percuotendo le corde della chitarra in quei 4 o 5 centimetri che vanno dal ponticello all' aggancio delle corde si ottiene un suono simile al pianoforte.... ed ecco la "piano giutar", il cacofonic radio show sono i soliti rumoracci della radio, questa volta arricchiti da velocissimi cambi di banda dove si coglie qualche istante di varie trasmissioni radiofoniche.
- "Christopher Lee meet Dracula" (3' 13") Ondate di noise e glissati di chitarra (fatti con un cacciavite), qualche lamento e qualche urlo.
- "Negro prisoner at work in Alkatraz" (4' 08") Caotico sfrerragliare di percussioni su cui si inserisce una lamentosa nenia.
- "Kennedy" (5' 24") Era uno dei miei progetti più ambiziosi ma non mi riuscì molto, noise radiofonico, voci dal telegiornale che parlano dell' assassinio di Kennedy, rumori e percussioni..... ma il risultato finale non mi soddisfa.... insomma volevo fare tutta un altra cosa..... boh! non so neanch'io cosa volessi fare... è uscita na porcheria.....
- "Red face" (1' 15") il magnifico tremolo della Vox disturbato da percussioni impazzite
- "Minuetto" (1' 12") una delicata pausa di armoniosi arpeggi chitarristici
- "Rigor Mortis" (1' 30") Scatarramenti vocali, ansimi da moribondo conditi con effetti di chitarra
- "Stoned dead song of Zulù" (2' 31") Col titolo ho cercato di giustificare alcune orrende stonature del vocalist in questa macabra danza di morte al suono di sole percussioni.
- "Magnetic Rain" (2' 06") è semplicemente il rumore che faceva la mia piastra di regitrazione andando avanti veloce e lasciando la testina sul nastro.
- "Accelerate Tapes" (1' 41") il titolo dice già tutto.... nastri accelerati ad intermittenza.
Di questa cassetta ne esiste una sola copia ora nelle mani dell' amico Erik Ursich che gentilmente me l'ha trasferita su CD, Erik è anche l'unico essere umano ad averla sentita..... e, per fortuna, è sopravvissuto!
Oggi, grazie alla moderna tecnologia e ad un amico che ha provveduto a metterla in rete, se proprio volete farvi del male potete ascoltare questa cassetta qui : http://venuspluson.blogspot.it/search?q=mefi+ensamble
Sul tavolino davanti a me si possono ammirare alcune delle assortite percussioni mentre Bruno imbraccia la sua Galanti rossa. |
Eccomi con la mitica Vox.... una chitarra extraterrestre! |
Ed ecco l'ampli Toshiba con Radio che produceva sibili, noise e suoni spaziali
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCapitato per caso su questo blog (stavo cercando notizie sulle chitarre Galanti). Piacevole incontro. Mi sono ascoltato tutti i pezzi e mi è piaciuta molto la voglia di creare, sperimentare.
RispondiEliminaGood !!!
Bye
LB
Grazie LB
Eliminaper aver lasciato un commento positivo e per la pazienza e sopportazione nell' ascoltare tutti i pezzi.... mi sembra davvero incredibile che questo materiale possa trovare consensi al di fuori di parenti ed amici.
MEFI