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Sono ancora vivo.... e questo mi basta.

sabato 30 luglio 2022

Rock&Folk


Storico negozio di dischi torinese di cui sono stato cliente dal 1976, quando ancora si trovava in Via San Secondo ed era un piccolo negozietto ma ben fornito di Punk e New Wave, l'ho seguito nel 78 in via Rattazzi sotto la libreria Campus e li già era molto più grande e poi nel 80 nella sede storica in via Viotti.
Ci passavo praticamente ogni settimana, compravo sia novità che catalogo in offerta spendendo cifre considerevoli.
Alla fine degli anni 80 o forse nei primi 90 il negozio si trasferisce in via Bogino, ci sono ancora andato qualche volta ma i miei interessi si erano spostati sul video e non seguivo più molto la scena musicale.


Questa è l'entrata del negozio fotografata il giorno dell'apertura della nuova sede in via Viotti


Ho attraversato questa entrata centinaia di volte



Foto scattate il giorno dell'inaugurazione della nuova sede


Lui è Franco Bertaccini, il proprietario molto competente, sempre gentile e disponibile


Queste sono la moglie e la figlia, la moglie la ricordo bene, stava alla cassa ed era a lei che a volte, quando facevo gli acquisti più grandi, staccavo gli assegni.
La figlia quando io frequentavo il negozio era poco più che una bambina


In questa foto, sempre del giorno di apertura, accanto al tizio col microfono (che dovrebbe essere il DJ Mixo) ho riconosciuto Giancarlo Bertelle che per anni ha lavorato nel negozio, negli anni 90 me lo sono ritrovato in videoteca come rappresentante della Disney.


Cristina Scanu, storica curatrice del Fan Club dei Sick Rose, cliente ed amica di Rock&Folk
 

Soft Machine

Soft Machine - Santhià 1 Maggio 1975 - Discoteca Sporting


Mi ricordo Mike Ratledge appoggiato al bancone del bar ed io che ero li a pochi passi da lui e non ho osato avvicinarmi per scambiare anche solo qualche battuta... un po' perché il mio inglese fa veramente schifo e sopratutto perché non mi piace rompere i coglioni.
Più tardi ci ho ripensato e credo che magari gli avrebbe anche fatto piacere sapere che qualcuno l'aveva riconosciuto ed era li non per ballare ma per il loro concerto.
Ai frequentatori abituali dello Sporting penso che del concerto dei Soft Machine non gliene fregasse molto e lo considerasse un intermezzo alle danze.
Alla Chitarra c'era Alan Holdsworth e naturalmente fecero i pezzi di Bundles che era appena uscito

Luna Incostante disegni

Disegni di Valerio per illustrare i nostri primi pezzi "Twenty Four Hours Men" e "Yellow Cab"




mercoledì 20 luglio 2022

La guardia al treno


 Durante il servizio militare nel febbraio del 1976, nella domenica del carnevale, mi trovavo alla stazione ferroviaria di Santhia posteggiato in un binario morto, con me c'era un altro militare ed alloggiavamo in un vagone postale come quello che vedete in foto, si dormiva per terra nei sacchi a pelo, non c'era acqua ne luce ne un cesso.... La guardia ad un vagone carico di munizioni era iniziata il venerdì sera dalla stazione di Porta Nuova a Torino e si doveva concludere il Sabato sera con l'arrivo a Novara (mi pare) ma per via di uno sciopero ci ritrovammo bloccati a Santhia, eravamo in mimetica, sporchi e puzzolenti, sbracati e incazzati, senza soldi e senza viveri..... così telefonai a casa e chiesi a mio cugino Maio Maio di portarci qualcosa da mangiare.... poi ci siamo anche visti la sfilata dei carri allegorici. E' stato bellissimo. 

Brusasco - Entrata al Paese


 

lunedì 18 luglio 2022

Zappa


Torino, Stadio Comunale - 2 Luglio 1982

Ho uno strano ricordo, mi pare che il palco fosse posizionato sotto le tribune e il pubblico era praticamente dall'altra parte del campo, in pratica non potevi stare sotto al palco ma ti trovavi a 50/60 metri di distanza e la cosa era abbastanza fastidiosa.... ma potrei anche sbagliarmi, è passato tanto tempo .... comunque del concerto non ricordo nulla, non ricordo nemmeno se Zappa suonava o dirigeva solamente, se era sul palco per tutto il tempo o se ogni tanto il gruppo continuava senza di lui.... 

Vecchioni

Lunedì 16 Marzo 1981 - Teatro Alfieri, Torino


Concerto di cui non ricordo nulla, ci andai controvoglia costretto da Daniela, a lei piaceva molto e così facemmo un patto: io l'avrei accompagnata a vedere Vecchioni ed in cambio lei sarebbe venuta con me a qualche concerto punk (ma non ricordo di chi).....
Vecchioni nell' 81 era ancora un giovanotto.... adesso (2022) è Vecchioni....
Dovrei avere un suo disco ma solo perché la copertina è di Andrea Pazienza

sabato 16 luglio 2022

Bande Giovanili

Anch' io ho fatto parte di una banda giovanile, ma era proprio tanto giovanile ed era una piccola banda, si chiamava "La Banda della Mano Gialla". Eravamo in due, forse tre... massimo quattro.
Lo scopo della banda era costruire una capanna nel boschetto di gaggie e sambuchi che cresceva sulle scarpate della ferrovia, iniziavamo a ripulire un piccolo spazio cercando di eliminare la pendenza del terreno.... poi trovavamo un posto che ci sembrava più adatto e ricominciavamo da capo.... non ne abbiamo mai finita una.... scopo della banda era anche distruggere le capanne delle altre bande .... ma le altre bande erano un po' come fantasmi, c'erano? Non c'erano? Dove erano? In verità non ne abbiamo mai viste, le immaginavamo.... ogni tanto vedevamo degli indizi: "Qualcuno è passato di qua", "L'altro giorno mi è parso di vedere qualcuno" etc. Una volta, per convincere gli altri che c'erano altre bande, ho distrutto io stesso la nostra capanna in costruzione lasciando anche un biglietto firmato "La Banda delle 3 dita".
La capanna doveva essere il covo dove ritrovarci per organizzare .... non abbiamo mai definito bene cosa organizzare.... non avendone mai finita una lo scopo per cui ci andavamo era costruirla e poi si vedrà.... 
Ogni tanto passava un treno, per paura di essere visti interrompevamo ogni attività e ci nascondevamo, e se ci avessero visti chissà cosa succedeva..... probabilmente nulla, ma il brivido di fare una cosa di nascosto non ha prezzo!
Poi c'erano gli "uomini della ferrovia", ogni tanto qualche operaio passava a controllare i binari, bisognava assolutamente non farsi vedere, ci avrebbero distrutto la capanna (non ancora finita) e cacciati via, il che naturalmente non era vero.... ma avevamo non più di dieci anni.

Ecco il ponte della ferrovia



Questa era la scarpata preferita, si entrava alla fine della recinzione, c'era un sentiero che costeggiava la scarpata che ai tempi era ricoperta di gaggie e sambuchi a creare un piccolo bosco.


La scarpata di sinistra era impraticabile perché le recinzioni degli orti ne impedivano l'acceso, la si poteva raggiungere solo dalla ferrovia ed era territorio quasi inesplorato


Dall'altra parte del ponte si poteva accedere ma il boschetto era più piccolo perché la scarpata si restringeva e poi c'erano case più vicine e ci avrebbero visti


e questa è l'ultima, la stradina sterrata all'epoca era solo un passaggio per trattori e nel prato di fronte non c'era ancora nessuna casa 

E questa era la nostra "foresta di Sherwood"

venerdì 15 luglio 2022

Ma il cielo è sempre più blu

Polveriera di San Gano (TO) 1975/76

Fare la guardia in polveriera consisteva in una settimana di isolamento completamente fuori dal mondo, un turno di guardia di due ore per tre volte al giorno durante il quale dovevi compiere per ben due volte un percorso di circa 5 chilometri (percorso per nulla agevole fatto di sali e scendi lungo il fianco di una collina) di giorno e di notte, col sole e con la pioggia, col freddo e col caldo.... nelle ore in cui non eri di guardia sul percorso dovevi sorvegliare l'entrata, pulire la camerata, i cessi, la cucina, lavare le pentole, togliere le erbacce dal cortile, etc etc..... una cosa massacrante .....


Polveriera di San Gano (TO) vista da Google Maps

..... tutto questo se si rispettavano gli ordini, in realtà il più alto in grado era un tenente di complemento che normalmente non gliene fregava nulla di tutto questo e si passava una settimana di ferie .... sul percorso si andava solo di giorno, se non pioveva, e si faceva un solo giro con calma, all'entrata non c'era mai nessuno e si metteva qualcuno di guardia solo se si aspettava un ispezione (cosa che si sapeva sempre prima!) le pulizie si facevano solo alla fine del servizio e quando non eri di guardia sul percorso potevi uscire ed andare in paese, sovente si andava a Giaveno in autostop, li c'era pure un cinema e ricordo di avere rivisto "Cane di Paglia"
Mi ricordo una volta che il tenente era un certo Turletti, un giovanotto biondo un po sovrappeso, costui era campione italiano di bridge e giocare a carte era il suo hobby preferito, organizzava lui i tornei di Scala40 e Ramino, abbiamo giocato tutta la settimana.... io non mi sono mai tolto il pigiama di dosso.
Potevi uscire quasi tutte le sere e si andava al bar da Esther, era un bar trattoria e almeno un paio di sere si andava a cena, mangiavi in abbondanza e si beveva del buon vino per finire con grappe e amari.... mettevamo "Ma il Cielo è sempre più blu" nel Juke Box e cantavamo a squarciagola facendo il trenino.... bei tempi!!
Esther era una giovane signora ancora piacente, magrolina coi capelli neri lunghi, il marito non c'era mai e lei ci sopportava con pazienza e alle volte flirtava scherzosamente con noi.... mi pare avesse anche una figlia adolescente.
Non ci sono mai più tornato in quel bar di San Gano e ogni tanto mi chiedo che fine avrà fatto la Esther..... la foto qui sotto è presa da google maps e mi pare che il bar non ci sia più.... Ciao Esther e grazie di tutto.



Per la Cronaca di polveriere ne ho fatte ben 11 il che vuol dire che dell'anno di militare circa tre mesi li ho passati in polveriera.... in ferie. 
Ci stavo così bene che mi offrivo volontario.

San Gano - La casermetta dove alloggiavamo


Essendo caporale dovevo fare il capomacchina all'autista del CM, i militari non possono guidare da soli, deve sempre esserci un graduato a fare da capomacchina (valli a capire!!) così me ne andavo in gita col camioncino due o tre volte a settimana, dovevamo andare a prendere l'acqua (nella piccola casermetta non arrivava l'acquedotto) e a fare rifornimento per la cucina, uno degli autisti era un tipo simpatico coi baffetti a cui piaceva raccontare barzellette e storielle divertenti, faceva battute umoristiche su ogni cosa e i viaggi in sua compagnia erano piuttosto divertenti, dieci anni dopo vedendo il "Drive In" ho avuto l'impressione che Enzo Braschi, il Paninaro, fosse proprio quell'autista.... in tempi recenti, con l'avvento di Internet ho scoperto che aveva un suo sito, gli mandai un E-Mail chiedendogli se aveva fatto il militare a Torino.... non mi ha mai risposto.


MA IL CIELO E' SEMPRE PIU' BLU - Rino Gaetano - 1975

Chi vive in baracca, chi suda il salario 
chi ama l'amore e i sogni di gloria 
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria 
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio 
chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo 
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno 
Chi ama la zia chi va a Porta Pia 
chi trova scontato, chi come ha trovato 
na na na na na na na na na 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh... 

Chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo 
chi gioca coi fili chi ha fatto l'indiano 
chi fa il contadino, chi spazza i cortili 
chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia 
na na na na na na na na na 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh... 

Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca 
chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori 
chi legge la mano, chi regna sovrano 
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta 
chi gli manca la casa, chi vive da solo 
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco 
chi vive in Calabria, chi vive d'amore 
chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta 
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro 
na na na na na na na na na 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
ma il cielo è sempre più blu 

Chi è assicurato, chi è stato multato 
chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia 
chi è morto di invidia o di gelosia 
chi ha torto o ragione,chi è Napoleone 
chi grida "al ladro!", chi ha l'antifurto 
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri 
chi reagisce d'istinto, chi ha perso, chi ha vinto 
chi mangia una volta,chi vuole l'aumento 
chi cambia la barca felice e contento 
chi come ha trovato,chi tutto sommato 
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo 
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo 
chi è stato multato, chi odia i terroni 
chi canta Prévert, chi copia Baglioni 
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia 
chi è morto d'invidia o di gelosia 
chi legge la mano, chi vende amuleti 
chi scrive poesie, chi tira le reti 
chi mangia patate, chi beve un bicchiere 
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere 
na na na na na na na na na 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, uh uh..

Chi vive col padre, chi fa la rapina, 
chi sposa la Gina, chi ha rotto con tutti, 
chi vince a Merano, chi cerca il petrolio, 
chi dipinge ad olio, chi chiede un lavoro... 
Chi mangia patate, chi beve un bicchiere 
chi fuma un toscano, chi vive cent'anni 
chi ha seguito una strada, chi ha fatto carriera 
chi perde la calma, chi non sembra più lui 
chi lamenta un dolore, chi chiede un lavoro 
chi torna sui passi, chi ha visto Onassis 
chi ha preso un diretto, chi canta in falsetto 
na na na na na na na, na na na na na na na 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
ma il cielo è sempre più blu 

Chi vive in baracca, chi suda il salario 
chi ama l'amore, chi tira al bersaglio 
chi sogna la gloria, chi ha scarsa memoria, 
chi gioca a Sanremo, chi va sotto un treno... 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
Ma il cielo è sempre più blu 

chi ama la zia, chi va a Porta Pia 
chi come ha provato, chi tutto sommato 
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo 
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
Ma il cielo è sempre più blu 

chi è stato multato, chi odia i terroni 
chi canta Prévert, chi odia Baglioni 
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia 
chi è morto d'invidia o di gelosia 
Ma il cielo è sempre più blu uh uh, uh uh, 
Ma il cielo è sempre più blu 

chi legge la mano, chi vende amuleti 
chi scrive poesia, chi tira le reti 
chi mangia patate, chi beve un bicchiere 
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere 
chi mangia patate, chi beve un bicchiere 
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere 
chi mangia una volta, chi vuole l'aumento 
chi cambia la barca felice e contento 
chi ama la zia, chi va a Porta Pia... 
chi come ha provato, chi tutto sommato 
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo 
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo 
chi è stato multato, chi odia i terroni 
chi canta Prévert, chi odia Baglioni 
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia 
chi è morto d'invidia o di gelosia


In queste foto non ci sono io ma sono state scattate sul percorso di guardia intorno alla polveriera, la prima mi sembra presa all'inizio e la seconda è della prima garitta in cima alla salita, nella garitta c'era un orologio e bisognava timbrare.


Un pugno di Canzoni

 

Ci sono un pugno di canzoni che mi hanno tormentato per più di dieci anni, tutti i giovedì e sabato sera e poi la domenica pure al pomeriggio.... in certe occasioni anche al venerdì e naturalmente in tutte le feste comandate. Alla sera dalle 9 alle 9,30 e al pomeriggio dalle 3 alle 3,30 circa, puntualmente con il sole e con la pioggia, d'estate e d'inverno. Il proprietario del cinema di fianco a casa mia aveva la bella abitudine di far risuonare queste canzoni al di fuori del locale per avvertire la popolazione che il cinema era aperto, il problema più grosso era che dal 1961 al 1975 erano sempre le solite, ormai obsolete e fuori moda ma sempre quella dozzina: I Watussi, La Partita di Pallone, Sapore di Sale, Stessa Spiaggia Stesso Mare, Abbronzatissima, Speedy Gonzales, Saint Tropez Twist, Guarda Come Dondolo, La Finta Tonta, Cuore, Pinne Fucile ed Occhiali, Tremarella....... ogni tanto qualche variazione c'era, ricordo perfino Pensieri e Parole e, udite udite, Sympaty dei Rare Bird.... ma quelle dodici tornavano sempre e sopratutto le prime 8 erano una presenza quasi fissa.

I Watussi, Abbronzatissima, Pinne Fucili ed Occhiali, Guarda Come Dondolo e Tremarella sono dell' inossidabile Edoardo Vianello dalla voce inconfondibile e il suo modo di cantare così pulito, preciso con una pronuncia impeccabile. Come lo sento mi riporta immediatamente all'Italia dei primi '60 con le famigliole al mare con la 600 stracarica di valigie.....

La Partita di Pallone e Cuore sono dell'allora simpatica "GianBurrasca" Rita Pavone (in tempi recenti un po' meno simpatica) anche lei voce inconfondibile, squillante e potente. 

Speedy Gonzales e Saint Tropez Twist sono del mitico Peppino di Capri che per me era il Twist

Stessa Spiaggia Stesso Mare era cantata da Piero Focaccia e per molti anni non riuscii a capire che cosa fosse il "Pattino" 

La Finta Tonta era di Maria Doris, una meteora della musica dei '60


Ricordo anche So Long di una certa Rosy, altra meteora con una manciata di singoli e un LP al suo attivo