IL GRANDE SILENZIO
Italia / Francia - 1968 - Regia: Sergio Corbucci
Visto al cinema di Cavagnolo nell' autunno del 1969. In quel tempo quello che si chiamava "Western all'italiana" (o "Western Spaghetti" come lo chiamavano gli americani) era il genere cinematografico più frequente che potevi trovare in un cinema di periferia e quindi ne ho visto una gran cifra.
A parte i film di Leone (e pochissimi altri) non ricordo un particolare film o una particolare scena, il mio è più un ricordo globale che comprende tutti quei luoghi comuni tipici del genere.
Ma "Il Grande Silenzio" me lo ricordo, eccome se me lo ricordo!!
Ci sono un sacco di motivi per cui questo film mi è rimasto impresso nella memoria.
Primo: l'ambientazione, la storia si svolge sulle White Mountain (in realtà è girato a Cortina) e il bianco della neve sostituisce le strade polverose e i paesaggi riarsi dal sole
Secondo: il protagonista è muto e invece della solita colt usa una Mauser tedesca che tiene in una fondina di legno.
Terzo: Klaus Kinski. Nel ruolo di Tigrero, spietato e spregevole cacciatore di taglie, Kinski è a dir poco stupendo ed incarna un "cattivo" difficile da scordare.
Ma il motivo fondamentale è il finale.
Non te lo puoi scordare.
Il gruppo di cattivi cacciatori di taglie capeggiato da Tigrero tiene in ostaggio nel saloon un buon numero di "banditi buoni" (piccoli ladruncoli o truffatori) minacciando di uccidere tutti se Silenzio non si consegna a loro. Il nostro povero eroe è stato appena pestato a sangue e gli hanno pure fracassato le mani, nonostante tutto si presenta davanti al saloon e fino all'ultimo .....
.....tu speri che succeda qualcosa, che con uno strattagemma il buono faccia secchi tutti i cattivi....
e invece no
Tigrero esce sulla porta del saloon e con aria sprezzante spara ed uccide il nostro eroe, poi uccide anche la sua donna che si era precipitata sul suo cadavere e per finire in bellezza anche tutti gli ostaggi vengono barbaramente trucidati.
Fine.
Avevo 14 anni ed era la prima volta che mi ammazzavano il protagonista, non potevo crederci....
Come avrei potuto dimenticare un finale cosi?
Il finale tragico non fu molto gradito dai produttori che costrinsero Corbucci a girare un lieto fine.
Ma il nuovo finale girato da Corbucci era talmente banale e mal girato che i produttori decisero di farlo uscire col suo finale originale. Il lieto fine alternativo venne usato per alcuni mercati esteri (soprattutto in nord africa e sud america)
Personaggi e interpreti:
Cast accreditato nei titoli di testa:
Italia / Francia - 1968 - Regia: Sergio Corbucci
Visto al cinema di Cavagnolo nell' autunno del 1969. In quel tempo quello che si chiamava "Western all'italiana" (o "Western Spaghetti" come lo chiamavano gli americani) era il genere cinematografico più frequente che potevi trovare in un cinema di periferia e quindi ne ho visto una gran cifra.
A parte i film di Leone (e pochissimi altri) non ricordo un particolare film o una particolare scena, il mio è più un ricordo globale che comprende tutti quei luoghi comuni tipici del genere.
Ma "Il Grande Silenzio" me lo ricordo, eccome se me lo ricordo!!
Ci sono un sacco di motivi per cui questo film mi è rimasto impresso nella memoria.
Primo: l'ambientazione, la storia si svolge sulle White Mountain (in realtà è girato a Cortina) e il bianco della neve sostituisce le strade polverose e i paesaggi riarsi dal sole
Secondo: il protagonista è muto e invece della solita colt usa una Mauser tedesca che tiene in una fondina di legno.
Terzo: Klaus Kinski. Nel ruolo di Tigrero, spietato e spregevole cacciatore di taglie, Kinski è a dir poco stupendo ed incarna un "cattivo" difficile da scordare.
Ma il motivo fondamentale è il finale.
Non te lo puoi scordare.
Il gruppo di cattivi cacciatori di taglie capeggiato da Tigrero tiene in ostaggio nel saloon un buon numero di "banditi buoni" (piccoli ladruncoli o truffatori) minacciando di uccidere tutti se Silenzio non si consegna a loro. Il nostro povero eroe è stato appena pestato a sangue e gli hanno pure fracassato le mani, nonostante tutto si presenta davanti al saloon e fino all'ultimo .....
.....tu speri che succeda qualcosa, che con uno strattagemma il buono faccia secchi tutti i cattivi....
e invece no
Tigrero esce sulla porta del saloon e con aria sprezzante spara ed uccide il nostro eroe, poi uccide anche la sua donna che si era precipitata sul suo cadavere e per finire in bellezza anche tutti gli ostaggi vengono barbaramente trucidati.
Fine.
Avevo 14 anni ed era la prima volta che mi ammazzavano il protagonista, non potevo crederci....
Come avrei potuto dimenticare un finale cosi?
Il finale tragico non fu molto gradito dai produttori che costrinsero Corbucci a girare un lieto fine.
Ma il nuovo finale girato da Corbucci era talmente banale e mal girato che i produttori decisero di farlo uscire col suo finale originale. Il lieto fine alternativo venne usato per alcuni mercati esteri (soprattutto in nord africa e sud america)
Personaggi e interpreti:
Cast accreditato nei titoli di testa:
Jean Louis Trintignant - Gordon detto "Silenzio"
Klaus Kinski - Tigrero (nelle versioni per l' estero il personaggio si chiama "Loco")
Frank Wolff - Sceriffo Gedeon Corbett
Luigi Pistilli - Henry Pollicut
Mario Brega - Assistente di Pollicut
Carlo D'Angelo - Governatore
Marisa Merlini - Regine
Maria Mizar - Ragazza del Saloon
Marisa Salli - Ragazza del Saloon
Raf Baldassarre - Cacciatore di taglie
Spartaco Conversi - Walter, Capo dei banditi
Remo De Angelis - falso sceriffo
Mirella Pamphili (CSC) - Accreditata nei titoli probabilmente non è presente nel film
Vedi Nota a fondo pagina*
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E per la prima volta sullo schermo Vonetta McGee - Pauline Middleton
Attori non accreditati nei titoli :
Loris Loddi - Silenzio da bambino
Aldo Ralli - un aiuto sceriffo
Bruno Corazzari - Charlie, un cacciatore di taglie
Claudio Ruffini - un cacciatore di taglie
Mimmo Poli (a destra) - Barnam
Pupita Lea Scuderoni - madre di Miguel
Fortunato Arena - un bandito
Rocco Lerro - un bandito
Paolo Figlia - giocatore di poker
Aldo Ralli - un aiuto sceriffo
Bruno Corazzari - Charlie, un cacciatore di taglie
Claudio Ruffini - un cacciatore di taglie
Mimmo Poli (a destra) - Barnam
Pupita Lea Scuderoni - madre di Miguel
Fortunato Arena - un bandito
Rocco Lerro - un bandito
Paolo Figlia - giocatore di poker
Clemente Ukmar (al centro col cappello) - un cacciatore di taglie
Franco Ukmar (a sinistra coi baffi) - un cacciatore di taglie
Giovanni Ukmar (a destra col cappello) - un bandito
Emilio Messina - Adriana Giuffrè - Padre e Madre di Silenzio
La madre è certamente la Giuffrè, Il dubbio e per il padre che assomiglia molto ad Emilio Messina ma probabilmente non è lui.
Jacques Dorfmann (o Jacques Toulouse) - Miguel
Questo film era una coproduzione Italo/francese e Dorfmann si trovava a Cortina per seguire le riprese per conto dei finanziatori francesi, infatti è poi diventato un produttore
Antonio Danesi - conducente della diligenza
Giancarlo Ukmar - Uno straccione
Sergio Ukmar?? - Un cacciatore di taglie
Bruno Ukmar - Uno Straccione
Gli Ukmar sono 6 fratelli, tutti attori/stuntman e in questo film pare che ci siano tutti.
Gino Barbacane?? - un giocatore di Poker
Lorenzo Terzon?? (Secondo da sinistra) e Fulvio Pellegrino?? (Terzo da sinistra)
Comparse nell' ufficio del governatore
Virgilio Ponti - un cacciatore di taglie
* In questa foto di scena Trintignant posa con tutte le attrici del film e la Pamphili potrebbe essere la prima a sinistra, vicino a lei Marisa Salli e sulla destra (dal basso in alto) la Merlini, Maria Mizar e la McGee. La Pamphili compare molto probabilmente nella scena in cui viene ucciso il falso sceriffo (Remo De Angelis). La breve sequenza si svolge in una stanza in cui De Angelis e il suo socio Pollicut sono in compagnia di 3 (o forse 4) prostitute, la scena è girata in modo concitato e con inquadrature molto strette e le ragazze non si vedono in volto.
Dietro alla spalla di Trintignant si vede una sesta ragazza che potrebbe essere stata coinvolta anche lei in questa scena.
Ed ecco infine un identificazione certa della Pamphili (dal film "Lacrime d'amore" - Musicarello con Mal) per un confronto
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