Ad Albugnano c'e un noto punto panoramico da cui si domina la pianura padana ed in certi giorni si riesce a vedere perfino la madonnina del duomo di Milano, per un lavoro teatrale che non fù mai realizzato ci serviva una scena in cui si vedesse sorgere il sole, mi sembrò un' idea geniale filmare l'alba da questa posizione strategica. Alle 11 di sera mi consulto con Maso, il noto esperto di fotografia, che mi dà alcuni consigli e poi decide di accompagnarmi nell' impresa, io avevo una super8 (le telecamere ancora non c'erano) ma non un cavalletto, però sapevo che Miuzzi ne aveva uno, verso mezzanotte partiamo per Chivasso alla ricerca di Miuzzi e per fortuna riusciamo a beccarlo (naturalmente era a casa che stava dormendo), era talmente entusiasta della cosa che decide di unirsi anche lui alla spedizione. Non sapendo a che ora sorgesse il sole, per paura di arrivare tardi e di perderci l' evento saliamo in macchina e partiamo, ci viene però il dubbio che così saremmo arrivati fin troppo presto quindi facciamo una piccola deviazione e passiamo alla "Fontanina", mangiamo un po' di carne all' albese e una pizza con un paio di birre ed intanto studiamo le strategie di ripresa, ripartiamo e arriviamo ad Albugnano in piena notte, cerchiamo il punto che ci sembrava più adatto e, con l'aiuto di una pila, sistemiamo la cinepresa sul cavalletto, intanto ci eravamo inoltrati in discorsi "filosofici" che ci tennero occupati fino a quando ci accorgiamo che la notte comincia a schiarire, allora ci guardiamo intorno e cominciamo a pensare che in quella mattinata, grigia e nuvolosa forse il sole non l'avremmo visto sorgere, dal punto in cui avevamo piazzato la cinepresa l' unica cosa che si vedeva era...... nebbia, la padania era coperta di nebbia, il cielo era nuvoloso ed era un miracolo che non piovesse..... così smontiamo tutto e torniamo a casa. Era stato bellissimo.
Maso, Miuzzi ed io nel parco di Albugnano nel tentativo di filmare l' alba |
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