Prologo - Siamo a Cavagnolo nel 1972
L'oratorio e la parrocchia non erano posti che frequentavo con entusiasmo, alla messa della domenica ci andavo perchè mia mamma mi ricattava, anche se io sostenevo che con tutte le messe che avevo "preso" in collegio ero a posto per tutta la vita, lei era inflessibile: niente messa niente cinema.
Costretto da questo astuto ricatto cercavo di rendere la cosa meno pesante possibile, con alcuni amici salivamo in "galleria" dove c'era l'organo, e andavamo a sistemarci nel posto meno in vista per poterci fare gli affari nostri. Diventato maggiorenne questo ricatto non stava più in piedi e mia madre si rassegno ad avere in casa un miscredente. All' oratorio ci andavo ogni tanto perchè c'era il Ping Pong, qui un giorno mi lasciai coinvolgere in un "intrattenimento teatrale" solo perchè c'era una ragazzina che mi piaceva, la commediola si intitolava "Tre Maschi e una Femmina" e fù la mia prima esperienza teatrale (a scanso di equivoci io ero uno dei tre maschi). Dopo alcuni mesi di prove in cui tentai di sedurre (invano) la "Femmina", finalmente il debutto nel teatrino dell' oratorio, il mio personaggio risultava essere il più simpatico della vicenda e così il giorno dopo raccolsi un inaspettato successo, la gente mi fermava per strada per farmi i complimenti..... io mi sentivo una star e solo per questo motivo decisi che il teatro sarebbe stato il mio prossimo tentativo per diventare famoso
La Compagnia dei Giovani
Il progetto nasce proprio durante l' esperienza di "Tre Maschi e una Femmina", con Franco Urban (un altro dei "tre maschi") e il regista Antonio Giordano decidiamo di proseguire con un altro spettacolo, ma vogliamo affrontare un testo un po' più serio ed impegnativo, lo scopo è quello di fare teatro in un modo più "professionale" staccandoci dalla mentalità oratoriale. La scelta cade su "Io ho ucciso".
Il volantino delle due serate di debutto a Brozolo |
Continua......
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